Amnesty International Italia: 50 anni senza stare mai in silenzio.
Hanno partecipato attivamente all’evento gli studenti delle classi 5L e 5M dell’Istituto Erasmo da Rotterdam di Bollate.
https://www.unisonalive.it/live-scuole-2025-2026/diritti-umani-2025
La protesta pacifica è stata, nella storia, la spinta che ha permesso conquiste sociali, civili e lavorative che oggi spesso diamo per scontate. Senza la protesta, non avremmo molte delle tutele che consideriamo “normali”. Ogni generazione ha avuto le sue battaglie, e ognuna di esse ha fatto avanzare la società di un passo, di un centimetro, o anche soltanto di un’idea. E tutti quei passi, messi insieme, hanno costruito il mondo in cui viviamo.
Ma il diritto alla protesta non è mai garantito per sempre: richiede vigilanza. Ogni volta che si tenta di limitare la libertà di riunione, di indebolire la libertà di espressione o di criminalizzare il dissenso pacifico, non si colpisce solo un gruppo di persone: si colpisce la società intera, si restringe il respiro della democrazia.
Difendere la protesta non significa essere d’accordo con ogni sua forma o con ogni suo contenuto. Significa riconoscere che il dissenso è una componente naturale e sana della vita pubblica. Una democrazia matura non teme la voce critica: la ascolta, la mette alla prova, dialoga con essa.
E al tempo stesso, protestare è una responsabilità. È un gesto che richiede consapevolezza, rispetto degli altri, attenzione al modo in cui le nostre azioni incidono sulla comunità. La forza di una protesta non si misura nell’urto, ma nella capacità di mobilitare coscienze, di costruire ponti, di trasformare un grido individuale in un percorso collettivo.
Oggi, più che mai, dobbiamo riaffermare che il diritto alla protesta non è una concessione, ma un fondamento. Non è un favore, ma un dovere della democrazia. Non è un ostacolo all’ordine pubblico, ma uno dei suoi garanti.
Difendiamolo con determinazione. Esercitiamolo con responsabilità. Proteggiamolo per chi verrà dopo di noi.
Perché una società in cui non si può protestare è una società che non può cambiare.
E una società che non può cambiare è una società che smette di essere libera













